Dott. Otello Poli
Elettroencefalografia standard, in deprivazione del sonno, dinamico Holter delle 24 ore, Polisonnografia con studio quali/quantitativo del sonno e monitoraggio cardio-respiratorio, Test a Latenze Multiple del Sonno (MLST-EEG)
Polisonnografia e Medicina del Sonno
La Medicina del Sonno è una branca della neurologia e neurofisiopatologia che si occupa delle patologie del sonno e delle patologie nel sonno.
Essa riveste un importante ruolo (sovente misconsciuto da medici di medicina generale e da pazienti) sia per quel che concerne diagnosi e cura dei suddetti disturbi e sia per la prevenzione primaria di complicanze a medio termine a livello dell’apparato cardiovascolare e del sistema nervoso centrale.
I “disturbi sonno-correlati” interessano circa il 30% della popolazione occidentale e sono in costante aumento a causa dei cambiamenti ambientali e dello stile di vita, nonché a seguito dell’aumento delle stimolazioni cui le persone sono soggette (sia acustiche e luminose che lavorative) con conseguente diminuzione delle ore di sonno.
La “deprivazione da sonno” è un importante fattore di rischio a differenti livelli di latenza temporale.
A breve termine può comportare stanchezza, sonnolenza, stress psico-fisico, e essere causa di traumatismi accidentali (ad es: incidenti stradali).
A medio termine i disturbi “del” e “nel” sonno possono essere causa di aumento di rischio cardio-vascolare e respiratorio, aumento di rischio cerebro-vascolare, disturbi dell’adattamento, d’ansia e del tono dell’umore.
A lungo termine la deprivazione di sonno, il disturbo “del” e “nel” sonno (come oramai evidenziato dalla ricerca e da studi effettuati a livello internazionale) può essere causa di deterioramento delle funzioni mnemoniche e cognitive così come rappresentare un importante fattore di rischio che può precedere di molti anni la insorgenza di malattie neuro-degenerative (ad es: morbo di Parkinson, Malattia di Alzheimer, ecc).
Risulta, pertanto, evidente come il trattamento precoce abbia un significato di profilassi, oltre che di cura, nei confronti delle varie patologie.
E’ possibile delineare un quadro completo delle patologie del sonno con l’approccio clinico – specialistico corredato da opportuni esami strumentali:
- Poligrafia dinamica cardio-respiratoria
- Esami Polisonnografici con ripresa video
- Elettroencefalografia standard e dinamica delle 24-48 ore con ripresa video
- MSLT ( test di latenze multiple del sonno) – Elettroencefalografia

L’ Esame Elettroencefalografico
L’EEG consiste nella registrazione dei potenziali bio-elettrici derivati dalla superficie cranica (scalpo) che originano dalle aree corticali e sottocorticali cerebrali.
L’EEG può essere effettuato secondo diverse metodiche che differiscono per il lasso di tempo nel quale l’esame viene effettuato e nelle condizioni di partenza del paziente.
Ogni metodica è indicata per l’analisi di particolari condi
Altre indicazioni per l’esame elettroencefalografico:
- patologie infettive ed infiammatorie dell’Encefalo (as esempio: meningo-encefalite);
- il monitoraggio concernente l’effetto dell’azione neurotropi e psicotropi;
- il monitoraggio dei vari stadi di come del paziente in rianimazione e la sua superficializzazione circa stato di vigilanza e stato di coscienza;
- l’ausilio nella diagnosi e nel monitoraggio delle neoplasie encefaliche e delle patologie post traumatiche.
Per effettuare l’EEG vengono posizionati degli elettrodi di superficie secondo il sistema internazionale 10/20 di Jasper. L’esame EEG si integra con la esecuzione di prove di attivazione, quali:
Iperpnea (HP)
Stimolazione luminosa intermittente (SLI)
Deprivazione di sonno
Grazie all’utilizzo dell’elettroencefalogramma dinamico è possibile ottenere una registrazione prolungata dell’attività bio-elettrica cerebrale.
EGG dinamico si avvale di dispositivi portatili di dimensioni ridotte collegati agli elettrodi di superficie registranti posti sullo scalpo. Tramite questi viene memorizzato l’intero tracciato consentendo contestualmente al paziente di svolgere le comuni attività quotidiane, sia durante la veglia che durante il sonno.
Questa tipologia di esame è particolarmente utilizzata per la diagnosi delle varie forme di epilessia e può essere integrata con una ripresa video allo scopo di documentare la tipologia delle crisi ed eventuali disturbi comportamentali.
L’esame ha la indicazione nella diagnosi della Narcolessia.
In particolare se nella media ponderata degli esami EEG effettuati il paziente si addormenta entrando rapidamente, solitamente entro i primi 5 minuti, allo stadio REM del sonno senza passare preliminarmente per gli stadi Non-REM da I a IV e, pertanto, alterando l’intera fase di sonno, ciò consente di formulare diagnosi di Narcolessia.
Si differenzia dall’EEG standard perchè l’esame diagnostico viene effettuato dopo una notte durante la quale il paziente ha effettuato una deprivazione, totale o quantomeno parziale, del sonno.
Se durante i tracciati EEG il paziente si addormenta passando rapidamente, solitamente entro i primi 5 minuti, allo stadio REM del sonno senza passare preliminarmente per gli stadi Non-REM da I a IV e, pertanto, alterando l’intera fase di sonno, ciò consente di formulare diagnosi di Narcolessia.
Sovente durante la esecuzione dell’esame il paziente si addormenta brevemente e ciò consente: 1)di studiare sia il tracciato di vegli che il tracciato di sonno, e 2)stimolare una attivazione circa la comparsa di eventuali anomalie EEG poiché queste compaiono più facilmente nel passaggio dalla veglia al sonno così come dal sonno alla veglia.
Inoltre la deprivazione di sonno medesima è una metodica di attivazione circa la comparsa di anomalie bio-elettriche (al pari ed ancor di più rispetto alla HP = iperpnea ed alla SLI = stimolazione luminosa intermittenete.
L’esame è particolarmente indicato in età evolutiva (in particolare infanzia e prima adolescenza).
La polisonnografia è un esame multi-canale che studia nelle 12 ore di registrazione, che comprenderà l’intero sonno notturno,
- attività elettroencefalografica (EEG) così da ottenere un grafico che rappresenta la “architettura del sonno” del paziente;
- attività elettromiografica (EMG) a livello dei muscoli mentonieri;
- attività elettrooculografica (EOG) al fine di evidenziare movimenti rapidi oculari (rapid eyes muvements ovverro la fase REM) dalla assenza dei medesimi (ovvero la fase Non REM del sonno);
- attività respiratoria (a 3 distinti livelli: oro-nasale mediante la applicazione di una mascherina, toracica ed addominale mediante la applicazione di due fasce che registrano la escursione dei muscoli intercostali a livello toracico e del muscolo diaframma a livello addominale);
- sensore per il rilevamento di eventuale russamento o roncopatia.
- pulsi-saturimetria indice della pulsatilità pressoria e della SaO2 = saturazione della ossiemoglobina nel sangue durante il sonno ovvero l’ossigeno disciolto nel sangue durante il sonno;
- attività cardiaca mediante elettrodo ECG applicato al precordio (torace) che consente di rilevare eventuali anomalie dell’attività cardiaca nel sonno (che si caratterizzano come eventi disautonomici).